giovedì 21 agosto 2008

Comunicazione di servizio (On a brief Vacation!)


Prendo in prestito Clothes for a Holiday, una foto di Don Honeyman del Luglio 1951, per salutare quanti passeranno da Tre colombe in testa mentre io mi rifugio fra le frasche.
A presto!

martedì 19 agosto 2008

Baba Ganoush

Sono stata al ristorante libanese una sola volta, qualche anno fa, quando un gruppo di colleghi mi chiese di organizzare una serata diversa. Allora non amavo cucinare e preferivo di gran lunga una cena al ristorante, piuttosto di trascorrere un intero pomeriggio in una polka di pentole per preparare qualcosa da mangiare. Mi sfuggiva completamente l'idea che cucinare per gli altri è un po' accogliere e anche coccolare. La maggior parte dei miei amici oggi è molto sorpresa della mia recente svolta! Purtroppo, aggiungono i più temerari fra loro, cucino in modo poco ortodosso e, spesso, azzardatamente cosmopolita. Il che è davvero strano, visto che non ho mai viaggiato molto, però non mi spaventa la ricerca. In genere, mi preparo in modo scrupoloso, mi documento in largo e in lungo e poi eseguo, deragliando immancabilmente di qualche metro dalla teoria, perché mi annoio facilmente...

Quella sera il ristorante libanese aprì solo per noi (era il loro giorno di chiusura, ma la prenotazione per dieci persone dovette sembrare più allettante di una serata danti alla tele): ci furono serviti assaggi vari e (incredibile) io non ebbi alcun problema a farmi servire pietanze vegan. Quella che mi colpì maggiormente fu l'Hummus di ceci. Mi diedi un contegno ed evitai di mangiarne a cucchiaiate (i patiti della Nutella mi comprenderanno, a me l'hummus fa quell'effetto li!). Poi però ne ho rimosso il ricordo. L'ho recuperato qualche giorno fa quando lei lo ha preparato ed io ho voluto provare a farlo! Era esattamente come lo ricordavo! Avevo però cotto troppi ceci, quelli avanzati hanno preso la via del freezer e ne sono usciti oggi per il Baba ganoush.


Il Baba ganoush è un cugino dell'hummus che prevede l'uso delle melanzane al posto dei ceci. Io ho adoperato entrambi (pochissimmi ceci, per toglierli di mezzo!)... lo si può servire come antipasto inseme a verdure di stagione (tipo pinzimonio) e fette di pane tostato o pita (pane arabo).
INGREDIENTI:
una melanzana (la mia era grossa e di quelle violette)
tre cucchiai di ceci precotti (e pelati)-(non previsti nella ricetta tradizionale)
due spicchi di aglio
un cucchiaino di sale (volendo affumicato)
due cucchiai di tahin
due cucchiai di succo di limone
prezzemolo e paprica dolce (facoltativi)
cumino (previsto in molte versioni della ricetta tradizionale, io non l'ho messo)
due cucchiai di olio extravergine d'oliva
PROCEDIMENTO: accendere il forno a 220°C. Lavare e asciugare la melanzana, bucarla con la forchetta in modo uniforme e puntiglioso: infornarla e cuocere per 45 minuti girandola ogni quarto d'ora. Quando mancano cinque minuti alla fine della cottura infornare anche l'aglio in camicia (questo permetterà di avere un gusto più delicato). A cottura ultimata avvolgere la melanzana con un sacchetto di plastica (ciò semplificherà la sbucciatura); pelare al melanzana e tagliarla a tocchetti. In un frullatore mettere: aglio pelato, tahin, succo di limone, sale, ceci e melanzana ormai fredda. Azionare il frullatore e ridurre il tutto a crema omogenea (i puristi useranno un mortaio...). Lasciar riposare in frigo per un'ora.
Ora, per servirlo potete arrangiarvi come viene (come ho fatto io) oppure prendere un bel piatto da portata rotondo (magari colorato) e spalmare la crema in modo da avere una montagnetta al centro del piatto e una sorta di fossato tutto attorno ad essa. Nel fossato versare l'olio e un poco di paprica e sulla montagna mettere il prezzemolo.
Delizioso e sufficiente per un antipasto per quattro o sei persone (dipende da cosa c'è per cena dopo!).

domenica 10 agosto 2008

Insalata di cavolo, carote, radicchio rosso, arame marinate e pompelmo rosa

Pranzo ricco di minerali, antiossidanti, calcio e compagnia briscola. Gli ingredienti sono su per giù quelli che affollano il titolo del post...
INSALATA DI CAVOLO, CAROTE, RADICCHIO DI CHIOGGIA, ARAME E POMPELMO ROSA

PER UNA PERSONA
... 1/4 di cavolo cappuccio tagliato a julienne sottili
... una carota affettata con un pela-verdure (a tagliatelle)
... quattro foglie di radicchio a julienne sottili
... spicchi di un pompelmo rosa (pelato al vivo raccogliendo il succo che inevitabilmente si produce durante l'operazione)
... arame marinate (Come? Ammollare le alghe in poca acqua per cinque minuti; cuocerle fino ad assorbimento dell'acqua in cui avrete aggiunto un cucchiaino di shoyu e due di mirin. Si conservano in frigorifero per tre o quattro giorni e sono adatte anche come aggiunta a creme spalmabili)
... due cucchiaini di olio extravergine d'oliva
... un cucchiaino di aceto balsamico di Modena
... cristalli di sale rosa
... pochi semi di sesamo nero
PREPARAZIONE: mescolare le verdure crude in una insalatiera. Mescolare arame e spicchi di pompelmo. Preparare una emulsione di aceto balsamico, succo di pompelmo e sesamo nero: versare sulle alghe e pompelmo. Condire l'insalata di verdura con olio e sale. Unire le due preparazioni.

Completavano il pasto: piccoli wasa e (chi ride fa una brutta fine) mortadella finta. Fake. Tre settimane fa ho ordinato al telefono da un laboratorio di Vicenza (o Padova?!) una consegna di seitan e tofu. Sono super soddisfatta di non dover peregrinare in giro per la provincia alla disperata ricerca di qualche Simil-Naturasì aperto e adeguatamente rifornito. Fra gli altri, succube dell'improvviso amarcord del profumo della mortadella, mi sono lasciata attirare da questo ennesimo FAKE... la mia vita è costellata di falsi, farlocchi, rimpiazzi e succedanei... e, tutto sommato, ne sono quasi lieta!

PS: Vi rammento alcune delle mie precedenti insalate...
Insalata algerina
Insalata di cannellini
Insalata di cous cous
Insalata di barbabietole e carote
Insalata cubista
Insalata riflessiva
Insalata di fagioli del Purgatorio

giovedì 7 agosto 2008

Melanzane crispate (lunga vita alla cotoletta del vegetariano)

Crispare è un non-logismo. Non è un neologismo: si rasserenino all'Accademia della Crusca... mi scappa di giocare un po' con una amica virtuale, che possiede e utilizza un piatto crisp del microonde. Io, che desidero tutto e compro di ogni, ho sempre snobbato il micro e crispo inconsapevolmente!
Tre sere fa ho deciso di affrontare il caldo con le sue stesse armi: ho acceso il forno ed ho fatto le melanzane crispate, che poi mica sapevo che sarebbero venute crispate, in teoria le avrei dovute friggere (FIGURATI... CON STO CALDO!!), ma avevo letto su un sito vegan finlandese (qui) che mi piace tanto, che si possono mettere in forno. Se non puoi combattere il caldo, producilo!



INGREDIENTI PER DUE MANGIONI:
... una grossa melanzana violetta
... mezza tazza - abbondante - di impanatura di mais tostato (di una nota marca di pasta)
... la punta di un cucchiaino di curcuma
... poco curry
... un cucchiaino di paprica dolce
... mezzo bicchiere - abbondante - di latte di soia (per diluire il sostituto d'uovo)
... un cucchiaio di No Egg (sostituto d'uovo)
... sale (a fine cottura)
... olio extravergine d'oliva
PREPARAZIONE: accendere il forno (eh-beh, sì beh!!) a 220°C. Affettare la melanzana precedentemente lavata e asciugata. In una fondina emulsionare No Egg e il latte di soia. Mescolare in una seconda fondina la panatura di mais con le spezie. Foderare di carta da forno una teglia e spruzzare di olio (io uso una oliera spray). Procedere come per normali cotolette: un giro nel non uovo, un giro nella panatura (non pane!) e riposo.
Distribuire sulla teglia e rispruzzare di olio (si tratta di poche gocce sopra e sotto).
Infornare. Dopo un quarto d'ora (e d'ira, data la temperatura della stanza) girare le melanzane e far dorare il lato B.
Salare a piacere. Si suggerisce l'abbinamento con rapanelli e birra (Paulaner o Fisher)!

NB: ho dovuto accendere pure il fornetto elettrico, perchè le fette erano tante...
NBB: sono venute crispate, perchè contrariamente a quanto suggerito dai finlandesi, io ho allungato il tempo di cottura... ho rischiato lo svenimento da ebollizione linfa-sangue, ma mi sono piaciute da matti.

venerdì 1 agosto 2008

I numeri della via del rifugio - civico zero

Qualche mese fa lessi con interesse un post di Fiordisale, donna decisamente sprovvista di peli sulla lingua, arguta commentatrice di italici imbrogli quotidiani e cuoca onnivora curiosa, precisa e ricca di fantasia. Detta così pare senza difetti: ora, per amore di precisione, aggiungo che non la conosco poi tanto, che quanto detto sopra è frutto solo della mia percezione di lei. Io ho costruito dei significati intorno a quanto ho esperito passeggiando nel suo blog in questi mesi.
Leggetevi il suo post e, se non avete comprato il libro di cui parla, fatelo.
Come?! ...io l'ho letto? Beh, non ancora. Ecco, non l'ho nemmeno comprato, ancora.
Però parla di numeri, argomento che vorrei brevemente trattare in questo post...
Conoscete un minimo di inglese?
Bene! Allora dedicate tre (numero perfetto) minuti a questo test...
NB: io sono uno zero! Ma l'ho presa bene...



I am
0
I am nothing

_

What number are you?

This quiz by ORSA