sabato 26 gennaio 2008
Miso
Miso è un mio vicino di casa, silenzioso, con un cespuglio di capelli cotonabili e lo sguardo basso.
In questo post però non vorrei dilungarmi su di lui, bensì fare riferimento al miso che ho corteggiato per anni, comprato spesso e immancabilmente buttato dopo lustri di oblio refrigerato, fino a due mesi fa... a furia di leggere post su vari blog ho deciso di tentare un ulteriore approccio e l'ho comprato online insieme ad altri prodotti.
Ora non posso più farne a meno! Mi piace tanto e mi ha convertito al rito serotino della minestrina.
Online si trovano millanta ricette, in ogni favella, con il miso come ingrediente basilare.
Io che non sono cocinera e copio per ogni dove, indico qui di seguito il mio modello di base...
Ingredienti per una persona:
250 ml acqua (o l'equivalente di una tazza grande da tè)
2 cm di alga wakame
mezza carota (una se piccola)
mezza cipolla piccola (o un cipollotto fresco)
qualche foglia o pezzo di verdura verde (tipo spinaci o cavolo o broccolo)
un fungo shitake
zenzero
1/2 cucchiaino di preparato per brodo (dado, casalingo o meno)
1 cucchiaino di miso (hatcho miso)
Mettere in ammollo l'alga in poca acqua per dieci minuti. Tagliare le verdure come più aggrada: i frettolosi usino pure qualche aggeggio meccanico tipo ghigliottina, i riflessivi ne approfittino per trastullarsi in una meditazione armata creando fiori con le carote, mezze lune con la cipolla e così via.
Scaldare l'acqua aggiungendo subito alga, dado e verdura dura. Portare a bollore e far sobbollire aggiungendo le verdure più tenere dopo qualche minuto (dipende da quanto ci avete dato dentro di coltello). Lo zenzero andrebbe grattugiato, raccogliendone la frazione liquida da aggiungere a questo punto (io lo metto a fettine, che mangerò solo se sarò in vena).
Ora si recuperano alcuni cucchiai di liquido dentro ai quali si fa sciogliere il miso.
Spegnere la zuppa, aggiungere l'emulsione di miso e brodo e mescolare.
Lasciar sudare a fuoco spento per un minuto.
E' fatta!
Si tratta di un liquido, in teoria non è un pasto, ma lo accompagna: io spesso ne faccio un pasto unico con l'aggiunta di pastina o cereali cotti (prima).
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