venerdì 3 ottobre 2008

Sughi d'uva (e gh'ò 'na fâm ch-l'ée sèinza educaziòun)

La reggianità emerge nei momenti più impensati. Oggi, mentre stavo spiegando il dettaglio di una fattura, lo stomaco di un cliente affamato si è fatto sentire. Si è scusato in dialetto con un "l'è ora che... mettòm la pànza in perècol" (cioè che ci prepariamo a un lauto pranzo). Io ho subito pensato alla torta di bietole (erbazzone vegan) che ho preparato ieri sera e che mi sarei mangiata a pranzo; non immaginavo certo che l'ennesimo tocco reggiano si era nel frattempo materializzato sul tavolo della cucina per mano della zia Vitto. È una delle due sorelle di mia madre: come le sue sorelle non cucina, fa da mangiare. Benissimo. Quando dico che fa da mangiare intendo proprio che non spignatta per diletto (come molti di quelli che leggono i blog di cucina), bensì perché i famigliari hanno la malsana abitudine di sedersi con i piedi sotto il tavolo tre volte al giorno e s'aspettano primo, secondo, contorno e frutta. Fra le molte cose che prepara in maniera sublime ci sono i sughi d'uva... che mi aspettavano sul tavolo, appunto!

SUGHI D'UVA
DI ZIA VITTORINA













INGREDIENTI:
(proporzione fra mosto e farina)
un cucchiaio di farina bianca
un mestolo di mosto d'uva (si compra alla cantina sociale, ora!!)
PROCEDIMENTO: portare a bollore il mosto e schiumarlo. Spegnere e far raffreddare. Aggiungere la farina setacciata mescolando con una frusta e incorporare evitando i grumi... Rimettere sul fuoco, far bollire a fuoco medio per pochi minuti (quattro). Spegnere e versare in piatti fondi (o altro contenitore di ceramica). Si solidificherà diventando freddo.
Si conservano in frigo per una settimana... se non finiscono prima!

28 commenti:

ღ Sara ღ ha detto...

ma che bel colore che ha! dev'essere fantastico!!!!

complimentissimi!!!!

Saretta ha detto...

Mi fai morire Clud!Pensa che il vs dialetto ha qualcosa simile al bresciano...ho capito tutto!perfino da noi "si fa da mangiare"hihiih
bellissimo sto sughino!!!baci

Saretta ha detto...

Mi fai morire Clud!Pensa che il vs dialetto ha qualcosa simile al bresciano...ho capito tutto!perfino da noi "si fa da mangiare"hihiih
bellissimo sto sughino!!!baci

Martissima ha detto...

questo mi fa tornare indietro nel tempo...non dico di quanto....solo indietro, quando me lo mangiavo a casa della mia amica d'infanzia e la sua mamma di origine mantovana li chiamava "sugol" io, invece, budino d'uva,buonoooo. baci!

Lo ha detto...

io non ce l'ho la cantina socialeeeeeeeee, io non ce l'ho il mosto ....io non posso oraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, ma nemmeno poi........ahhhhhhhhh che donna cattivaaaaaaaa!!!! bacioooooooo

Lo ha detto...

approposito muvasssssssssss quando vieni????

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

da noi si chiama mostarda di vino
io l'adoro...e le mandorle tostate e tritate di sopra??
Mamma che buono!!!!!

Sara ha detto...

wow...che colore!!!
bella idea!

Elena Bruno ha detto...

Che ricetta interessante, non l'avevo mai sentita! E il colore è stupendo! Buona notte claud e buon WE! Baci

Unknown ha detto...

Deve essere "divino" devo assolutamente trovare il mosto.... ORA!!!

dario ha detto...

ciaooooo Claud!!!!!!
che buono il sugo d'uva!!!! da ragazzo ne mangiavo tantissimo!!!!!
buon fine settimana!!!

Mikamarlez ha detto...

mamma Clà...ma che robina è ??? Il colore è meraviglioso e dev'essere buonissimo..lo proporrò ai miei affamatissimi coinquilini e ti saprò dire..bacini.lety

Carmine ha detto...

io fino ad adesso il mosto lo bevevo soltanto ma adesso so anche cosa ci si può fare

Fra ha detto...

Dato che la mamma del mio moroso mi ha appena regalato del mosto mi piacerebbe molto provare a fare questo sugo...ma scusa l'ignoranza totale: come si può utilizzare?
Un bacio e grazie
Fra

Claud ha detto...

@sara: sì, asprino e dolce insieme!

@saretta: anche i bresciani scontano una vecchia dominazione francese?!

@astrofiammante: anche a me ricordano l'infanzia... io che nn capivo come mai mia zia li faceva e mia mamma no!! Budino d'uva, sì, mi pare che pure qui, quando li volevano nominare in italiano li chiamassero così!

@lo: come non ci sono le cantine?! Non fanno il fino fra una rotonda e un giro d'Italia?! (tanto lo sai che non vengo: certe amicizie si rafforzano con la lontananza, credo)

@zagara: sai che l'ho letta in giro la ricetta che nomini tu... mi pare più dolce, però, se nn ricordo male.

@serendipity: la tradizione impera!

@milla: ahahah... ORA! Hai colto l'urgenza... ehm la stagionalità, diciamo!?

@twostella: ciao! Davvero non li hai mai sentiti? Forse sta scomparendo la tradizione?!

@dario: ora nn più?

@mika: ah, sì, un colore da tavolozza vivace!

@carmine: come lo bevi?! Così schietto?!! Oh, ma intendi il vino...?

@fra: ti ho risposto sul tuo blog, reparto gnocchi!

Lo ha detto...

Lo so...ma per me era importante dirti che sono contenta se passi di qui! bacio ruvido

Patrizia ha detto...

mammamia quanto mi piacerebbe infilarci quattro cucchiaiate, anche abbondanti... il colore molto donna.
Il mosto d'uva dici??? ora dici???? e dove lo trovo io qui????
baci

NADIA ha detto...

Eh, eh, da vera buongustaia non puoi fatri mancare certe leccornie, eh? Complimenti!

Nadia - Alte Forchette -

Claud ha detto...

@lo: giuro, mi pare un pesto!

@mariluna: molto donna, dici? Non ci avevo pensato... mi pareva più cardinale...

@nadia: beh, ma io non ho prodotto, sai... ho solo accolto la tradizione!

Patrizia ha detto...

E rieccomi, Claud...io vivo in piccolo paesino a 20 kilometri da Parigi, certo che il vino, figurati se non lo fanno qui...ma non so' proprio dove cercare, mi informero' pero', per la fine di ottobre ritorno in italia per un breve soggiorno, i miei genitori festeggiano 50 di matrimonio, non so', credo sarà tardi, ma li conosco chi fà il vino. Altrimenti si, ti engo a trovare l'anno prossimo Vabbé!!!!

Patrizia ha detto...

Scusa, ma tu dove abiti???

unika ha detto...

grazie di tutto...un bacio:-)
Annamaria

Mirtilla ha detto...

ma che delizia!!
e che colore particolare!!
grazie per questo pezzetto di diario di cucina di famiglia che ci hai svelato ;)

Anonimo ha detto...

Mai provato ma c'è sempre una prima volta :p
Che buona dev'essere :)

Claud ha detto...

@mariluna: Beh, non siamo vicini di casa i tuoi ed io (sono di Reggio Emilia)

@unika: ben tornata, ora fai il pieno di energia, eh!?

@mirtilla: quando l'ho detto a mia zia non ci credeva: "mi metti su internet?"

@camalyca: era buonissimo... era!

Morrigan ha detto...

Ooooohhh ^O^
Io i sughi d'uva li mangiavo a Milano, nel periodo del lavoro fuori casa (molto fuori casa, stavo nel ducato milanese), però li compravo al supermercato. :-[
Bella l'idea, tutto sta a trovare una cantina sociale nei dintorni di Roma: non sono tanto esperta!
Hic! A no, non sono alcolici! :-DD
Gnam!

Claud ha detto...

@morrigan: i sughi comperi son meglio di niente!