Gli ingredienti sono quasi tutti dichiarati nel titolo del post: mancano all'appello uno spicchio di aglio, due cucchiai di pane grattato, il sale e l'olio.
Adoro i carciofi. Mi piacciono proprio in modo spropositato. Anche crudi. Quelli usati per la ricetta di oggi sono carciofi con le brattee di colore violetto (forse parenti di quelli di Castellammare presidio Slow Food, a loro volta sottotipo del romanesco... oppure cugini di quelli di Sant'Erasmo o di Chioggia; ma potrebbero anche essere catanesi o provenire da Albenga... ah, come sono affascinanti le storie di parenti!).
Dopo aver pulito quattro carciofi (solo uno lo uso per questa ricetta, gli altri vanno con altri ingredienti a riempire una torta salata domani!) li taglio a listarelle sottili (anche i gambi) e li butto in padella dove ho fatto rosolare olio e aglio (tolto). Cuocio a fuoco vivace per alcuni minuti salando leggermente, poi aggiungo due mestoli di acqua calda, metto il coperchio, abbasso la fiamma al minimo e lascio cuocere dieci minuti. Nell'acqua calda butto le penne. Tolto il coperchio alla padella dei carciofi cui aggiungo il prezzemolo (tolgo tre quarti dei carciofi che tengo per la torta di domani), il pangrattato e i pinoli (eventualmente altro olio) e alzo la fiamma per far colorire il tutto. Al fine di ammollicare ben bene le penne le ho poi fatte saltare in padella alcuni minuti.
Dopo aver pulito quattro carciofi (solo uno lo uso per questa ricetta, gli altri vanno con altri ingredienti a riempire una torta salata domani!) li taglio a listarelle sottili (anche i gambi) e li butto in padella dove ho fatto rosolare olio e aglio (tolto). Cuocio a fuoco vivace per alcuni minuti salando leggermente, poi aggiungo due mestoli di acqua calda, metto il coperchio, abbasso la fiamma al minimo e lascio cuocere dieci minuti. Nell'acqua calda butto le penne. Tolto il coperchio alla padella dei carciofi cui aggiungo il prezzemolo (tolgo tre quarti dei carciofi che tengo per la torta di domani), il pangrattato e i pinoli (eventualmente altro olio) e alzo la fiamma per far colorire il tutto. Al fine di ammollicare ben bene le penne le ho poi fatte saltare in padella alcuni minuti.
PS: La Festa della Liberazione... per me è...
- il giorno della memoria per antonomasia e occasione di riflessioni su quali divisioni, ideologie e cantonate siano alla base della nostra imperfetta, immatura e dissonante democrazia (L'Italia è una repubblica democratica […] )
- giorno in cui mi sento vicina ai popoli oppressi da regimi militari, da falsi profeti della libertà sulla Terra attraverso la prevaricazione nel nome di qualunque sia il Dio-giusto che li guida, da falsi liberatori-da-veri-oppressori guidati da interessi economici ormai ridicolmente manifesti e anche all'ottanta percento degli abitanti del pianeta che possono utilizzare solo il venti percento di quanto prodotto/disponibile... perché l'altro venti percento oramai s'è abituato ad un certo standard di vita... al di sotto del quale si sente depresso, insoddisfatto, inutile
- occasione per rileggere Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio
11 commenti:
oggi non avevo molta fame ma vedendo questa delizia mi si è aperto lo stomaco :)
Aspetto con ansia la torta salata di domani.
Mettene un pezzettino da parte per me che passo di sicuro :)
Buon week end
All'inizio ho letto "carciofi con le BLATTE"...mm..scusa..poi ho capito e ho riso da sola in silenzio vergognandomi di me stessa...non sono una che ha grande dimistichezza con le famiglie di carciofi....buonissima la pasta e anche bella allegrotta..ma che faccio se non trovo i carciofi con le BLATTE???ihih..quanto sono scema?? un bacino..lety
bene bene...gli ingredienti li ho tutti...questa sarà la cena di domani sera...:-)
Annamaria
Non c'è che dire, le parentele dei vegetali sono più appassionanti degli alberi genealogici dei regnanti ;-) Ottima ricetta. E concordo sulla festa della Liberazione.
@micamarl.: non potrei mai mangiare le blatte... mi fa schifo anche la parola...
@camalyca: bentornata e buon week end anche a te!
@unika: ti sei già rimessa a spignattare (allora stai meglio?!)
@yari: gli alberi genealogici dei regnanti però... hai presente Giovanna la Pazza, moglie di Filippo il Bello e figlia di Isabella di Castiglia e Ferdinando di Aragona los Reyes Católicos... potrei andare avanti per anni a snocciolare pupilli e delfini come grani di un rosario! Erano tutti talmente fuori di melone che ci si perdono ore e ore!
anche a me piacciono tantissimo i carciofi! mi scordo sempre che un po' di pane grattato arrostito è un buon complemento, vedrò ti tenerlo a mente.
Arrivo dalla stessa terra di Fenoglio, Il Partigiano Johnny, tutti i libri che ha scritto meritano una rilettura.
claudia...non devo fare nessun tipo di sforzo ma...dobbiamo mangiare:-)....stasera li preparo e poi ti faccio sapere:-)
Annamaria
ullallallaaaaaa pasta davvero invitante...i carciofi sono buonissimissimi ma quanto acciderpoli costano????? meglio non pensare....belle le tue riflessioni sul giorno della liberazione...bello trovare chi li fa...credo che per la maggioranza sia solo un giorno di vacanza!
@comidademama: Fenoglio è davvero uno scrittore sensibilissimo e allo stesso tempo ha un ritmo narrativo avvincente!
@unika: eh, beh immagino che sia difficile tenerti ferma! Sono certa però che tuo marito è un perfetto cavalier servente! Buon appetito...
@Lo: salve capo! I carciofi alla C**P costano 0.45 centesimi l'uno ormai da due mesi e io li mangio spessissimo.
devono essere veramente sfiziosi con il pane poi mi stuzzica....
@ely: w il pane e le trovate siciliane...!
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